primo-pianoCoach Morea: "Sensazioni positive: ora è il momento di dare una risposta da squadra"

11 Novembre 20180

L’assistant coach Alberto Morea ha incontrato questo pomeriggio i giornalisti presso la sala stampa ‘Antonio Corliano’ nel Palasport “E. Pentassuglia”.
Dopo il primo stop casalingo della stagione incassato contro la Dinamo Sassari, per la Happy Casa Brindisi il mirino è puntato alla prossima delicata trasferta di campionato in programma al PalaCarrara di Pistoia: “È stata una settimana all’insegna del lavoro sul campo – spiega l’assistente biancoazzurro – partendo da quanto accaduto domenica scorsa, con la consapevolezza dei nostri punti di forza e di ciò su cui dobbiamo continuare lavorare. È un processo di crescita che accomuna tutti i componenti del team. Ognuno nel corso delle rispettive carriere ha già affrontato singolarmente queste situazioni, ora è il momento di farlo collettivamente, da squadra. Attendiamo fiduciosi la risposta di un gruppo già molto coeso e compatto”.

La OriOra Pistoia è ferma a quota 0 punti in classifica e il posticipo domenicale della 4° giornata di Lega A assume già connotati importanti per la lotta salvezza: “Analogamente al nostro cammino finora hanno incontrato Milano e Pesaro con l’aggiunta di Venezia – esamina Morea – quindi due delle maggiori forze del campionato. Pistoia ha esterni di valore tra cui spicca il capitano Johnson, cui tutti attendono una pronta risposta dopo le prime partite, e da lunghi atipici come Auda e Krubally. A completare il quintetto lo swingman L.J. Peak: una squadra insomma da tanti punti nelle mani. Una delle chiavi tattiche potrebbe essere la loro efficace transizione offensiva che consente di realizzare tanti punti per possesso. Dovremo quindi avere un buon bilanciamento complessivo ed equilibrio dalla fase offensiva a quella difensiva”.

L’ultimo aspetto della conferenza stampa è strettamente personale, legato al suo arrivo a Brindisi nelle vesti di primo assistente di coach Frank Vitucci. Una chiamata arrivata quest’estate a cui non ha potuto rinunciare: “Vivo di sensazioni e dentro me sapevo già che avrei accettato subito la proposta umana e professionale di allenare in questa città. A Brindisi, proprio dove tutto iniziò tanti anni fa assistendo dal vivo alla mia prima partita di Serie A. Le aspettative che avevo sono state già completamente attese. Il rapporto con il coach e con tutto lo staff tecnico è fantastico. Si lavora di squadra e la dirigenza ci è molto vicina. Ci sono tutte le premesse per fare bene – conclude l’assistant coach – ora la parola spetta al campo e come sempre a contare saranno i risultati”.

Ufficio Stampa Happy Casa Brindisi

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